lunedì 2 aprile 2012
Il molteplice concetto della bellezza [0 commenti]  

E ci sono dovuta andare fino in Thailandia per scoprire un'altra beauty line dal packaging very vintage. E' già perchè anche questa in Italia non è ancora arrivata, neanche da Sephora. La Soap&Glory, distribuita dalla Boots, me la sono trovata davanti in una pseudo-farmacia di Bangkok su Silom road, mentre accompagnavo un ragazzo francese che avevo conosciuto all'aeroporto nella sua disperata ricerca di un set per unghie. Ho cercato informazioni una volta tornata a casa: la marca inglese presenta delle recensioni entusiastiche sul web anche da parte di utenti italiane costrette per poterla avere a partecipare ad aste su Ebay o a farne scorta durante i viaggi all'estero: in ogni caso interviene su una gamma amplissima di interventi di make up, quasi al pari di linee di trucco dedicate al cinema, i prezzi sono medio-alti ma tutti assicurano grandi risultati. 
Non resta che provarla! :)





Tornando al mio viaggio, devo dire che entrare in un supermercato o in uno di questi punti di vendita al dettaglio di prodotti da "bagno" in Asia è un'esperienza entusiasmante. Puoi trovarti davanti di tutto, anche pacchetti di patatine fritte in mezzo agli struccanti per il viso, anche se ammetto di non aver ben capito quale sia il nesso ;)




I prodotti che si trovano in commercio sono ovviamente legati al paese in cui sono distribuiti: ecco quindi interi scaffali di "salviettine asciuga sebo", delle veline trasparenti tagliate per le varie parti del viso (della serie cosa ti suda di più? il mento? la fronte? il naso?) per togliere il fastidioso eccesso di lucido senza intaccare il trucco causato dal clima caldo umido tropicale. Oppure vogliamo parlare dell'assenza degli assorbenti interni in città come Bangkok dove il 99% delle turiste poi volerà sicuramente su un'isola? Alla fine si trovano, ma solo a destinazione "vacanziera" con conseguente prezzo maggiorato. Ma quello che indubbiamente ha attirato di più la mia attenzione sono stati i solari "sbiancanti".




Ora, in Thailandia così come in altri paesi asiatici, dovete fare ben attenzione a quello che comprate per il viso e per il corpo perchè più della metà di quello che troverete in esposizione ha delle proprietà whitening. Può sembrare assurdo ma è così. E se entrate in un bagno pubblico femminile ve ne accorgerete subito: le donne procedono alla pulizia del viso lavandosi e applicando sempre prodotti dalla consistenza alquanto "farinosa", che lasciano sul volto una patina biancastra protettiva (e decisamente visibile sulla loro pelle così ambrata!) prima di uscire fuori al sole. E mentre noi europei cerchiamo di abbronzarci a più non posso con oli e ungenti marroncini, alcuni col chiaro scopo di far capire che sono stati in vacanza al mare durante il gelido mese di febbraio, loro cercano a tutti i costi di sbiancarsi perchè pare sia molto chic.
Come è strano capire quanto il concetto di bellezza sia in realtà solo apparentemente oggettivo e come gli ideali cambino da paese a paese: ogni volta che usciamo dal nostro, così pesantemente fissato ed intorpidito su un unico ideale di beltà, si riescono a percepire sfumature che sembrano lontane e irreali se le pensiamo rapportate alla conformità di stile alla quale noi italiani siamo così pesantemente abituati. 
Certo in Thailandia l'imperativo è essere bianchi. Quindi anche qui si istiga un ideale omologato e tutto deve virare e portare a quello: persino i manichini nei grandi magazzini sono visibilmente bianchi e con gli occhi chiari! Il fatto è che si impone un ideale di fisicità assurdo in quanto completamente antitetico al loro. E tutto questo è abbastanza terrificante... Ho visto delle ragazze thai bellissime. Ogni paese ha la sua fisionomia, la sua bellezza, la sua autenticità. Questo fenomeno mi fa riflettere. Se si pensa che a Roma il solarium invece fa parte delle attività commerciali più aperte degli ultimi 10 anni, si capisce quanto i diktat modaioli intervengano nella vita di un paese, che poi si rispecchia nel suo commercio.  In alcuni paesi dell'Asia alcune ragazze si fanno venire i tumori alla pelle a forza di usare prodotti sbiancanti magari acquistati sottobanco. Vorrei tanto che queste imposizioni industriali e pubblicitarie finiscano per tornare ad un valore di bellezza che faccia della particolarità il suo segno più evidente.


  


















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