sabato 22 gennaio 2011
E così capita che in un pomeriggio d'inverno a Roma, il sole decida di creare una di quelle giornate fantastiche, con il cielo di quell'azzurro terso e così intenso da farti girare col naso all'insù per ore. Il centro mi appare tremendamente affascinante, anche se evito che lo sguardo ricada sulle buste dei passanti passate vorticosamente da una mano all'altra nel terzo sabato dei saldi. Non mi sono mai piaciuti i saldi: sarà per le notti “del giorno prima” passate ad appiccare cartellini su ogni articolo del grande magazzino dove lavoravo, ma trovo che i negozi siano così tristi, le commesse così stanche, i vestiti così accartocciati e tristi pure loro...a me piace girovagare, osservare, scoprire e trovare “per sbaglio”. E così, dicevo, passeggio intorno al Pantheon e mi viene in mente un posto dove andavo quando avevo 15 o 16 anni: il Dakota. Giro per via del Seminario e mi trovo a scrutare con ansia il lato sinistro della stradina. Mi aspetto quello che mi ricordo essere un po' il paradiso dei balocchi, cioè un'enorme spazio tipo garage pieno di abiti usati, cinte, boa, poltrone, accessori, camperos, giacchetti street adidas, gli immancabili rennini (mio dio che orrore!). Finalmente lo trovo, ma al posto dello spazio più grande c'è una specie di bar caffetteria decisamente turistico. Accanto, però, nell'ala più piccola, qualcosa di quell'odorino di muffa di adolescenziale reminiscenza è rimasto...ed oggi c'è un mercatino vintage! Allora mi faccio un giro e riesco ad acquistare queste creazioni in vinile modellato, bracciale+collana lunga :)
Viniljoux di Harriet Lind, una signora nordica bionda molto bella, è un'artista autodidatta che recupera i vecchi 45 e 33 giri che non si sentono più trasformandoli in bijoux per un stile vintage-rock particolarmente d'effetto.Etichette: istantanee, vivere vintage
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